Festa della Confluenza
Evoluzione dei Fiumi Urbani, città svelata 9.1 – 15 settembre 2002.
Intervento con “ZOO studio produzioni”. Con il patrocinio della Città di Torino.
Sta avanzando il lavoro di riqualificazione e naturalizzazione delle fasce fluviali, previsto nel progetto Torino Città d'Acque, ma molto rimane da fare per sviluppare le connessioni tra la città e i nuovi parchi fluviali. L'affaccio della città sui fiumi è oggi frammentato, si configura spesso come un "retro". Torino volta le spalle ai fiumi su lunghi tratti di Sangone, Stura e Dora.
Negli ultimi anni molte città di mare (come Barcellona, Genova, Napoli) sono tornate ad affacciarsi sull'acqua, recuperando spazi prima occupati da strutture industriali. A Torino si può fare lo stesso verso i fiumi, ridelineando i margini dell’abitato, creando nuovi viali, nuovi accessi alle sponde e collegamenti con i quartieri.
Oggi la rete di servizi ai parchi è sporadica e, per lunghi tratti, è tutta da inventare. Vari edifici in disuso siti nelle aree a parco (cascine, ex fabbriche) possono essere recuperati per strutturare una rete di servizi alle attività del parco.
La navigabilità delle acque è oggi limitata ad un tratto del Po ma può essere sviluppata sul corso di tutti i fiumi, allestendo nuovi approdi, pontili e bar terrazza sull'acqua.
Lungo i fiumi si sviluppano ricche oasi naturali, alle porte dell’abitato, ma questa risorsa può coesistere con la vita della città, che cerca di approfondire il rapporto con i fiumi, immaginando nuovi usi e inter-azioni.
Canoe in acqua a cura degli Amici del fiume _ Installazioni: "Ahgalla" di Fabio Viale, 2002 – Marmo bianco di Carrara, 250x100x80 cm. _ "Letto del fiume" di Enrico Iuliano, 2002 – materassino gonfiabile, 200×160 cm. _ "Scarichi" di Paolo Grassino, 2000/2002 – ferro, PVC, suono