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92.tif

Abitare le OGR

Anno:

1996

Luogo:

Torino, TO, Italia

Categoria

Intervento di “città svelata” il 25 maggio 1996.

Video-racconto dell’intervento del 1996 in una azione pubblica alle OGR il 10 luglio 2018 (vedi evento).

Progetto e realizzazione, con il patrocinio della Città di Torino.

A Torino con l’approvazione del nuovo Piano regolatore comunale del 1995 viene sancita la demolizione delle fabbriche dismesse, molte erano situate in prossimità del centro urbano.
Anche le Officine Grandi Riparazioni delle ferrovie, costruite a fine ottocento, erano destinate all'abbattimento.


Città svelata il 25 maggio 1996 interviene con “FABBRICHE – Abitare le OGR”. Coinvolgendo enti pubblici e imprese organizzammo un evento della durata di un giorno: affluirono diecimila visitatori nei ventimila metri quadrati della fabbrica. In seguito le OGR rimasero in piedi…
Tra gli allestimenti realizzati dentro le OGR: “Abitare le OGR, piazza coperta”, “Giardino in fabbrica”, “giocatori di tamburello”, “in bici alle OGR”.
Con la collaborazione del gallerista Tucci Russo e di Gail Cochrane sono state installate opere di Richard Long, Luigi Mainolfi, Julian Opie, Tony Cragg. Durante l’intervento è stato girato il film: “OGR – zona gialla”, regia di Lucio Lionello e Alessandro Tannoia, progetto e produzione di città svelata. Locandine di città svelata (21cm x 21 cm) con foto aera, testo, ideogrammi e programma, distribuite in 10.000 copie.

[dalla rassegna stampa: Flash Art, anno XXIX n°200, “Progett/Azioni” ott. ’96; La Repubblica “Prati e alberi al coperto per giocare in fabbrica”, 22 maggio ’96; La Stampa “L’arte si svela in fabbrica“, 24 maggio ’96; La Repubblica “Le nuove officine dell’arte“, 26 maggio ’96; La Stampa “La cattedrale svelata”, 26 maggio ’96; Torino Sette, 24 maggio ;  “Geografie del lontano vicino”, Ivana Mulatero Domenico Papa, Città di Torino Regione Piemonte, 2000; Intervista e presentazione del lavoro su Radio Flash, sett. ‘96; Zebra Crossing : esplorazioni artistiche nel territorio urbano / a cura di a.titolo. - a.titolo di edizione, stampa 1998]

Città svelata, ricerche e battaglie per la qualità dello spazio pubblico” è un’associazione attiva negli anni novanta per parlare e far parlare dei cambiamenti della città, nell'arco della sua attività ha realizzato un lavoro di comunicazione sui cambiamenti possibili, attraverso azioni simboliche e incontri collettivi. Il collettivo “città svelata” nasce durante la collaborazione tra Maurizio Cilli e Maurizio Zucca e la loro partecipazione ai lavori di progettazione del Piano Regolatore Generale di Torino. Il nuovo Piano, entrato in vigore nel 1995, delinea molti temi di trasformazione urbana, ma già durante le fasi di gestazione ci rendiamo conto delle criticità insite nella futura attuazione del Piano. In mancanza di una prefigurazione di percorsi culturali condivisi, le logiche del mercato immobiliare condurranno a una massiva campagna di demolizione del patrimonio edilizio industriale. Procedure orientate alla cantierabilità immediata risulteranno del tutto prive di attenzione verso una necessaria competizione intellettuale sui progetti. Progetti del Piano mirati a riqualificazioni ambientali di ampio respiro, come i parchi fluviali lungo i fiumi o la riqualificazione dello spazio pubblico nei quartieri, risulteranno negletti se le priorità di attuazione si rivolgeranno solo ai grandi interventi immobiliari e infrastrutturali. Sulla riflessione intorno a questo stato di cose nasce un collettivo di ricerca aperto che si propone quale osservatorio pluridisciplinare sulle trasformazioni urbane in atto in seguito all'approvazione del nuovo Piano Regolatore. All’origine della discussione intorno alle finalità del collettivo, il gruppo dei fondatori, composto da: Maurizio Cilli e Maurizio Zucca, Malcolm Einaudi Humes, Valentina luzi, Andrea Bocco, delinea una modalità di intervento sul territorio immaginata per azioni, una all’anno, ciascuna selezionata per luoghi precisi della città, quali contesti paradigma di una serie di temi cruciali della trasformazione urbana. Utilizzando vie di comunicazione alternative, un tam tam sotterraneo, “città svelata” promuove le proprie azioni attraverso vari strumenti, propri anche del nightclubbing, come l’uso di spot radio, passaparola, ma in particolare una serie di flyer quadrati 21 x 21 cm. caratterizzati dalla ricchezza di testo e informazioni e da un forte spessore della carta. I flyer invitano a partecipare all'azione di città svelata, tutto avviene in un’unica giornata, molti mesi di lavoro e decine di collaborazioni per produrre una prefigurazione di come quel luogo potrebbe trasformarsi. I cittadini coinvolti sono invitati a condividere l’esperienza di abitare il luogo prescelto.

 

Nell'immagine di copertina le OGR il 25 maggio 1996. Foto di Luisa Rabbia.

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